Bluebottle mi hai attaccata ma io sono piu’ forte!

Ebbene si, dopo tanto parlare degli animali mortali e semi-mortali dell’Australia, abbiamo avuto il primo contatto decisamente diretto.

Ieri, giornata caldissima, cieli limpido, mare non troppo agitato, onde massimo 2 piedi, perfetta giornata per i surfers beginners come noi e per la spiaggia.

Andiamo con amici nella nostra spiaggia preferita, Maroubra. Sembriamo la famiglia Brambilla al mare: ombrellone, chili di pasta fredda con tonno, formaggio e olive, mute, cuscino gonfiabile per la testa e tavole di vario tipo, mancava solo il materassino gonfiabile.

Prima di buttarci nella pasta fredda decidiamo di fare il bagno (perche’ poi si sa che bisogna aspettare almeno tre ore prima di ributtarsi in acqua). Mettiamo la muta, prendiamo le tavole e ci buttiamo. Io e la mia amica Ari abbiamo le body-boards, cioe’ delle tavolette da corso di nuoto, quelle che gli istruttori usavano per farti fare gli esercizi faticosissimi solo di gambe e con un braccio solo o robe del genere; pero’ le body-boards sono piu’ lunghe e larghe e le usi per prendere l’onda e cavalcarla ma da sdraiato. Il coniuge invece si e’ buttato direttamente sulla tavola da surf e cercava di uscire un po’ per cavalcare le onde piu’ grosse, un vero professionista oramai. Io e Ari invece Dopo un po’ di risate e tentativi (falliti) di uscire in mare decidiamo di uscire dall’acqua.

Sono sulla riva e sento un mordicchiamento pizzicante al piede. Guardo e mi trovo una bluebottle avvinghiata al mio piede che non si stacca, per toglierla ho dovuto prendere della sabbia e grattarmela via. Ora queste bluebottle sono della famiglia delle meduse ma non sono mortali come quelle che in questo periodo si trovano nel Queensland.

Il mare ne e’ invaso, sopratutto a riva e lungo il bagnasciuga se ne vedono davvero una marea. Sono animaletti dal corpo trasparente e un lunghissimo prolungamento blu elettrico, e proprio se ti tocca con quel prolungamento ti irrita. Giusto per farvi capire vi metto una foto:

Blue-bottle_cr

 

 

Quando mi ha morso ho sentito bruciore ma come non so una puntura di ape ma diffusa sul piede, insomma niente di mortale. Ma nel dubbio ho voluto correre dai bagnini e farmi soccorrere 🙂

Ilaria: “Ehm, salve mi ha beccato una bluebottle sul piede”

Bagnino:”Ok, siediti e ti do del ghiaccio.”

I:” Ok, ma quindi basta che ci metto il ghiaccio sopra e passa tutto? Non posso metterci un disinfettante qualcosa?”

B:” No, no solo ghiaccio. Poi tra circa 10 minuti inizierai a sentire le gambe pesanti, ti inizieranno a far male i linfonodo all’inguine ed e’ meglio se stai sdraiata e non  fai sforzi.”

I:” Scusi???”

B:” Be’, si e’ il veleno della bluebottle che ti entra in circolo, ma stai tranquilla il dolore ai linfonodi dura solo un’oretta, poi e’ tutto a posto. Non e’ niente dai!”

I:” Ah, ho capito, eh va be’ allora torno al mio asciugamano a sdraiarmi e ad aspettare di sentire che il veleno mi entri in circolo, non potendo far nulla per evitarlo.”

B:” Si mi sembra una buona idea.”

Torno al mio asciugamano e aspetto un 10 minuti, sento il veleno che inizia a diffondersi. In effetti sento il linfonodo all’ inguine della gamba destra (quella mordicchiata) che inizia a far male, ma male che lo sento eh. E poi dopo circa 15 min il male si diffonde all’interno coscia e dura circa mezz’ora, poi inizia a calare.

Chiaramente non e’ successo nulla di che, ma sinceramente pensavo che queste bluebottle fossero come le nostre meduse: pizzicano un po’ ma niente di che, non mi aspettavo mica di dover star ferma per un’ora a sentire effettivamente il veleno che mi entra in circolo e poi se ne va.

In ogni caso, finito l’effetto del veleno ho deciso di affrontare le bluebottle ancora, sono rientrata in acqua e, stavolta senza tavola, sono stata una mezz’ora a giocare con le onde e stavolta niente bluebottle. Anche perche’ due in un giorno e’ improbabile.

Come ha detto il surfista a cui uno squalo ha portato via 30cm di tavola:

“Ovvio che tornero’ a surfare, la probabilita’ di essere riattaccato da uno squalo adesso e’ molto piu’ bassa!”

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